GENERATORI DI CALORE
CALDAIA
La caldaia è un’apparecchiatura che trasforma l’energia di un combustibile in calore e lo rende disponibile in un circuito contenente acqua o aria che ha la funzione di distribuire il calore negli ambienti ed eventualmente nell’acqua dell’impianto sanitario.
ALTRE FONTI:
Camino, Stufa, Fornace
Impianto solare
Impianto geotermico
ACQUA CALDA
Un impianto che usa l’acqua calda per il trasporto del calore, in genere include:
Una caldaia
Sistema di alimentazione della caldaia (tubazioni per linea gas, eventuale magazzino o serbatoio del combustibile)
Sistema di scarico della caldaia (canne fumarie, scarichi e sfiati)
Il sistema di circolazione dell’acqua calda: tubazioni, valvole, bypass, ecc.
Una pompa che fa circolare l’acqua calda in un sistema chiuso a pressione. Nel caso di impianto a circolazione naturale la pompa non è presente.
Radiatori: pannelli a circolazione d’acqua, che trasferiscono il calore dell’acqua all’ambiente circostante
IMPIANTO A RADIATORI O CALORIFERI:
Il circuito dell’acqua verso i caloriferi può essere:
Monotubo: un anello unico, che ad ogni radiatore ha una valvola a tre vie, con un ingresso, un ritorno verso l’anello e una derivazione verso il radiatore. Questa valvola può essere più o meno aperta verso il radiatore, ma non deve interrompere la circolazione dell’acqua nell’anello
Bitubo: ad ogni radiatore arrivano due tubi, da cui si ottengono due derivazioni (T), uno per l’andata, l’altro per il ritorno. La valvola al radiatore è a due vie, e determina la quantità dell’acqua che va al radiatore. Se è chiusa l’acqua continua a circolare fino all’ultimo radiatore dove il tubo dell’andata si chiude sul ritorno
La temperatura dell’acqua nei radiatori deve essere in genere superiore ai 50 gradi centigradi.
IMPIANTI A PAVIMENTO:
La circolazione dell’acqua avviene in una struttura poggiata sul pavimento e coperto dalla superficie calpestabile. Attraverso un tubo disposto in modo da coprire possibilmente tutta la superficie di ogni locale, si fa passare acqua calda (in media da 30-35 gradi C.) che a sua volta riscalda il massetto ed il pavimento. Il calore viene scambiato attraverso irraggiamento alle superfici verticali ed il soffitto e per effetto secondario all’aria.
Un impianto a pavimento, detto anche “radiante”, innalza la temperatura media delle superfici e di conseguenza a parità di temperatura interna degli ambienti (di confort), si possono mantenere temperature di esercizio più basse. L’impianto a pavimento è quindi più efficiente di impianti a convezione e porta ad un risparmio minimo del 20-30% a parità di edificio riscaldato.